Entroterra: escursione nella Valmarecchia

Un'escursione nella Valmarecchia può rappresentare un'ottima opportunità per andare alla scoperta dell'entroterra di Riccione: un'occasione da cogliere al volo per conoscere questa vallata che prende il nome dal corso d'acqua che la attraversa - il Marecchia, appunto - e che arriva dal Monte Zucca, in Toscana, per incontrare il Mare Adriatico nel territorio di Rimini.
Maiolo e Pennabilli
Uno dei Comuni più piccoli di tutta la vallata è quello di Maiolo, il cui tratto distintivo è rappresentato dalla tradizione agricola: non è un caso che il suo prodotto tipico sia il pane, che viene celebrato ogni anno con i dovuti onori grazie a una festa che si tiene nel mese di giugno. Nell'alta valle del Marecchia si trova, invece, Pennabilli, il cui territorio occupa una buona parte del Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello: il poeta e sceneggiatore Tonino Guerra lo scelse come luogo in cui andare a vivere e vi realizzò anche un museo diffuso, I luoghi dell'anima. Va detto, tuttavia, che ci sono altri siti di interesse che meritano di essere conosciuti, come il castello di Penna, sopra il Roccione, e il castello dei Billi, sopra la Rupe.
Risalendo il fiume Marecchia
Volendo risalire il corso del fiume, poi, ci si imbatte nel paese di Casteldelci, ma soprattutto nella rocca monumentale di Sant'Agata Feltria, che in un certo senso chiude e racchiude l'intera vallata riminese. La bellezza degli ambienti e dei paesaggi non si può negare, ma se c'è un motivo per il quale questo centro è rinomato lo si deve individuare senza alcun dubbio nel tartufo bianco pregiato: si tratta di un'eccellenza della gastronomia locale che, in quanto tale, tutti i mesi di ottobre è giustamente celebrata con l'organizzazione di una fiera nazionale dedicata.
San Leo e il Montefeltro
Una volta giunti al limite della vallata, si può ritornare verso Riccione: si giunge, così, a San Leo, quella che è considerata la porta di accesso del Montefeltro. Qui si possono ammirare una pieve romanica molto antica, ma soprattutto il Palazzo Mediceo e il Duomo. Il centro storico di questa località si è mantenuto intatto nonostante il trascorrere dei secoli, ancorato a un masso possente: da non perdere è la Fortezza, dove fu tenuto prigioniero il famoso alchimista Cagliostro, a cui per altro è intitolato il festival che si tiene tutte le estati. Nel bel mezzo della valle del Marecchia sorge, inoltre, il Comune di Novafeltria, dedicato alle attività industriali e al commercio: vale comunque la pena di attraversarlo per osservare diverse pievi romaniche risalenti a quasi un millennio fa, molto importanti sia dal punto di vista artistico che dal punto di vista storico. Gli appassionati di gastronomia, invece, non possono fare a meno di concedersi una sosta aTalamello, per gustarne le castagne - se è stagione - o per assaporare il formaggio di fossa locale, l'Ambra, che è il protagonista di una sagra che si svolge in autunno. Se si è incuriositi dalla storia dell'arte, invece, qui si può trovare, all'interno della chiesa parrocchiale, un Crocifisso Miracoloso di scuola giottesca.
Santarcangelo di Romagna
Santarcangelo di Romagna è il Comune più vicino al mare: il suo centro storico, con piazzette caratteristiche, scalinate e palazzi antichi, è una gioia per gli occhi e per il cuore. Una rocca risalente all'epoca dei Malatesta domina tutto il borgo, ma è la gastronomia, con i piatti tipici della tradizione romagnola, ad attirare i turisti, tra osterie e ristoranti che offrono il meglio della cucina locale. Più su si trova, invece, il Comune di Poggio Torriana, di piccole dimensioni ma distribuito su tre alture: le ville e i palazzi che costellano le sue campagne un tempo erano di proprietà dei nobili locali, e oggi permettono di osservare molini tanto antichi quanto affascinanti. Si tratta di un borgo abbarbicato sulla roccia nuda: ecco perché un tempo Torriana si chiamava Scorticata, ed ecco perché i signori di Rimini decisero di farvi costruire una fortezza, in modo tale che potesse essere tenuta sotto controllo la Via Maior, cioè la strada antica che conduceva in Toscana percorrendo proprio la Valmarecchia.
Il borgo di Montebello
Sullo sperone di roccia che sovrasta la pianura c'è anche Verucchio, con un centro storico che è riuscito a mantenere il suo tipico aspetto medievale. La sua rocca ospita ogni anno spettacoli, feste e mostre, mentre nel Museo Villanoviano si può ammirare un trono di epoca etrusca. Infine, l'ultima delle località da segnare in agenda è il borgo di Montebello, a proposito del quale circolano numerose e divertenti leggende che ci si può far raccontare dagli abitanti del posto.